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| La bestemmia è un'ingiuria o un epiteto offensivo riferito a una divinità che appartiene alla sfera del turpiloquio.
Nell'uso comune viene usato sinonimicamente coi termini imprecazione e blasfemia, che a ben vedere indicano fenomeni ad esso contigui, ma non parimenti stigmatizzati e biasimati.
Per imprecazione, in ambito religioso, si intende propriamente una violazione del comandamento biblico "non nominare il nome di Dio invano", tramite la semplice pronuncia del nome o di un epiteto identificativo di una divinità fuori dal contesto religioso di riferimento. La blasfemia, invece, nel suo significato più proprio, indica un'espressione irriverente nei confronti della divinità o anche della religione, attraverso discorsi contrastanti con le verità di fede[1].
Le parole "bestemmia" e "blasfemia" derivano entrambe dal greco ἡ βλασφημία, τῆς βλασφημίας / blasphêmía, derivato da βλάπτειν / bláptein, "ingiuriare", e da φήμη/φάμα / phếmê o pháma (dialetto dorico), "reputazione", da cui deriva blasphemia in latino e che denota letteralmente la diffamazione.
giornalai dimmerda.
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