| Vero quello che dici sulla proprietà, ma queste cose non le fa la proprietà in sé, le fa la dirigenza e le varie persone che lavorano per il Como. Il problema è che a Lecco non c'è una dirigenza e chi lavora per il Lecco sappiamo cos'è.
Per altro le pubblicità in giro non le fa direttamente il Como, sono gli sponsor che utilizzano i giocatori e l'immagine della squadra per farsi pubblicità. Magari la società li invita a farlo perché si traduce in una pubblicità per la squadra stessa. Comunque cose del genere si vedono pure in altre piazze con proprietà non certo miliardarie. Ho visto cose simili a Trapani, quando la squadra era in D per dire.
Quanto al discorso del pubblico, io penso ci siano molte persone a cui il Lecco interessa e che lo seguono, sia a Lecco che in provincia, cosa non scontata. I problemi sono due, uno che trascende le proprietà, ovvero la nostra assenza dai panorami importanti da decenni, che fa sì che molta gente sia magari affezionata alla squadra, ma come seconda squadra, come passatempo una volta l'anno, non come vera passione e qua c'è poco da fare. Il secondo motivo sono le note vicende degli ultimi anni, non parlo solo di Di Nunno, che hanno schifato molte persone che magari la passione ce l'avevano pure e hanno frenato molti giovani dall'appassionarsi alla squadra.
Sulla provincia, a mio avviso c'è poco da fare, la gente che vive a Merate, a Casatenovo, a Missaglia raramente frequenta Lecco, figuriamoci se si interessa alla squadra. A Como c'è un'interesse maggiore in provincia, ma come dici tu sono persone che hanno una certa età e che hanno vissuto la squadra in Serie A per diverso tempo, quindi normale che pure nella brianza profonda o in Alto Lario ci siano ancora molti appassionati. Chiaro che se il Lecco dovesse tornare in A, anche dalla bassa Brianza il pubblico arriverebbe. Sul Lago e in Valsassina i tifosi ce ne sono e sono parecchi.
|