| CITAZIONE Davide Erba, presidente del Seregno, è intervenuto dai canali social del club in merito alle sue decisioni per il futuro: "Già nei giorni scorsi ho maturato la decisione di lasciare il Seregno Calcio. Decisione che purtroppo - nonostante l'affetto dimostrato da tutti - in nessun modo è stata cambiata, anzi ho presentato ufficialmente le dimissioni in quanto presidente per avviare l'iter di cessione della società a un nuovo azionista. Ci sono cinque entità che sono in lizza per continuare questa avventura, io cederò il passo a chi darà continuità al nostro progetto. La società ha un conto economico positivo per quanto riguarda la differenza tra attivi e passivi, quindi sono in tanti quelli che vogliono fare calcio qui e vogliono scegliere una società di questo tipo. Oramai conta poco avere un seguito grosso o piccolo perché il Covid ha cambiato le regole del gioco. Sono arrivato a questa decisione con grande rammarico: sapete l'impegno che ho messo in questa società, conoscete la situazione da cui siamo partiti, abbiamo rivoluzionato tutto, ricostruendo il settore giovanile, abbiamo una convenzione per lo stadio, abbiamo riportato il professionismo a Seregno dopo 39 o 43 anni a seconda se consideriamo la C2 alla stregua della C di oggi. E' stato un percorso fatto con desiderio e voglia, mi sarebbe piaciuto continuare, in condizioni normali si sarebbe potuto. Tuttavia sapete bene le motivazioni che stanno alla base di questa mia decisione. C'è una persona (riferimento a sé stesso, ndr) che si è stancata: io non ho paura, tanto meno di certi personaggi lassù, ma oramai non mi diverto. Se pensate che società come Padova e Triestina non arrivano a 1000 spettatori è perché il calcio minore è abbandonato a sé stesso. Come ho accennato - e non essendo più presidente non posso essere multato - il calcio è veramente abbandonato a sé stesso: da un lato abbiamo dirigenti vendicativi, visto che il Seregno dalla prima giornata viene penalizzato, oramai ho perso il conto dei rigori negati, delle decisioni arbitrali negative. Mi sono stati chiesti 36mila euro di multa: il record era di Lotito con 30mila, a Davide Erba ne sono stati chiesti 36mila. Lascio a voi ogni considerazione in merito. Il clima non è sereno e io non sono sereno. Se non ho fiducia nei vertici della Lega non posso piegarmi continuamente e trattenermi di fronte alle cose che non mi piacciono. Se vedo nel bilancio consulenze per milioni di euro, costi di produzione a carico delle società, solo 11mila euro di diritti Tv, 450mila euro di commissioni, io non posso stare zitto. A differenza di chi è lassù non devo favori a nessuno, non devo piegarmi a nessuno, io ho fatto tutto con le mie mani, non ho motivi di iniziare oggi a scendere a compromessi. Ghirelli ha dichiarato che Erba è una grande perdita per il calcio e che mi avrebbe chiamato per convincermi a rimanere. Secondo voi è mai arrivata una chiamata del genere? Non dovete credere una parola a questi politicanti. A loro non interessa nulla dei presidenti. Anche Gravina ha fatto solo slogan da campagna elettorale: questi quando sono eletti se ne fregano. Io non ho ancora ricevuto la tessera di presidente: questo fa capire chi è il presidente per questi signori. Il presidente è considerato un coglione che deve solo mettere i soldini, stare zitto, se fiata viene multato e deve eleggere questi signori per far fare loro i fatti loro. Tutte le società sono slegate tra di loro: il sistema è perfido e fa creare attriti, si applica il dividi et impera. Questo è un sistema di cui non voglio più fare parte. Sei solo un numero, una gallina da spennare. Lascio agli altri, io ho cose più gratificanti da fare. Tutto questo comunque col rammarico per aver costruito qualcosa di importante per cui la gente ancora mi ringrazia. Ma la mia coscienza mi impone di fermarmi e dire basta a questo meccanismo. Il sistema è vendicativo".
"Avete visto tutti la partita di ieri: il Seregno fa una partita, subisce falli a non finire per tutta la gara e veniamo accusati di rimanere a terra, il gioco era spezzettato. Ci negano un rigore e il Seregno chiude in otto più due espulsioni dalla panchina. I giocatori mi dicono che l'arbitro in campo diceva: ora ve ne mando a casa un altro. Non mi pare ci siano stati però danni fisici in campo. Io ho l'impressione, anzi la certezza che qualcuno lassù ci stia penalizzando in modo integrale. Nel Seregno il problema sono io e mi faccio da parte, però giù le mani dal Seregno: dentro ci sono ragazzi che ho cresciuto io stesso da due anni e mezzo, ci sono valori, gente che si impegna. Ghirelli e Gravina, giù le mani dal Seregno: non esageriamo. Mi farò da parte e farò le mie valutazioni. Ho letto articoli che mi fanno sorridere, negli ultimi minuti il gioco è stato lento perché oramai eravamo in otto: è stata una pagina di calcio memorabile, un evento eroico che fa onore ai ragazzi".
"Quanto ci vorrà per conoscere il mio successore? Sarà questione di giorni, ci sono cinque entità che hanno già iniziato la due diligence". Sarà uno focoso anche questo, ma dice cose sensate e comunque vuole vendere e parla di COSE CONCRETE,come due diligence, società in lizza etc, non dice "vendo" e poi rimane a rompere il cazzo da ANNI con le sue turbe mentali.
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