| Ricordo l'ultimo allenamento. Ricordo Melosi incredulo, ricordo Bertolini in lacrime. Ricordo donne e uomini, specialmente quelli con qualche anno in più, che piangevano. Ricordo che quel giorno, al Rigamonti Ceppi, mi dissi solo che non era giusto. Che non era giusto far piangere persone che hanno l'unico torto di amare una squadra stuprata da banditi e finanzieri. Ricordo che giurai a me stesso che lorsignori imprenditori, un giorno, avrebbero pagato. E che noi, un giorno, saremmo tornato da dove ci avevano cancellato.
Ricordo che il 1 agosto 2002, dieci minuti dopo l'agenzia Ansa che decretava la nostra cancellazione, su Lecco si abbatté un temporale violentissimo: come se tutte le anime blucelesti volate in cielo avessero rovesciato tutte le loro lacrime in una volta sola. Anche ieri, 17 giugno 2007, un'ora dopo la vittoria, ha cominciato a piovere. Ma stavolta gocce sottili, portate dal vento del lago: come se tutte le anime blucelesti in cielo si fossero commosse.
Lo ammetto e non me ne vergogno: sono andato a tanto così da piangere ieri sugli spalti del Rigamonti-Ceppi. Per tanti motivi. Uno che vale per tutti. A 5 dalla fine, in autentica apnea e sofferenza, incrocio lo sguardo di un vecchietto (non si offenderà) due posti più in là di me: lo storico giornalista Sergio Frigerio, che non so nemmeno quanti anni abbia. E che, quel fottuto pomeriggio di 5 anni fa, all'ultimo allenamento, mi disse: "Mi sa che non farò in tempo a rivederla la C1...". Ieri ci siamo incrociati lo sguardo e mi ha regalato un sorriso dei suoi, a labbra strette. Non ci siamo detti niente: è bastato uno sguardo, che voleva dire "Siamo qui a giocarcela!".
Ecco, questi sono i ricordi che mi sono portato dentro in questi anni, che mi hanno fatto andare avanti di rabbia, che mi hanno fatto lasciare per sempre il tifo per una squadra di A: perché tutto il mio cuore doveva essere dedicato ad un obiettivo, raggiunto ieri. Ed ora, che sono costretto a vivere lontano da Lecco, mi sento lecchese e bluceleste più che mai!
Il nostro viaggio è terminato, il nostro volo non ancora.
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