CITAZIONE (glc_1912 @ 10/10/2021, 09:01) Tutto bellissimo,
Comunque è stata una giornata d'altri tempi. Clima perfetto con quel classico freddolino lecchese in autunno, curva piena, colorata e rumorosa come da tanto non si vedeva, tifosi ospiti in ottimo numero e belli da vedere (anche se poco chiassosi, onestamente), partita al cardiopalma con continui cambi di trend e, alla fine, la sofferta vittoria.
Nota negativa: la disorganizzazione VERGOGNOSA fuori. Code assurde per i biglietti con uno sportello, assembramenti da codice penale al cancello ed all'ingresso in nord, con totale anarchia e nessun controllo di alcun tipo quando la gente si è giustamente rotta i coglioni ed è entrata... ma stiamo scherzando? Ieri si è veramente passato il limite. UNA porta aperta per entrare in nord, una. Si sapeva benissimo che ci sarebbe stato il pienone, e nessuno si è organizzato. Piangono per il pubblico, e se c'è il pubblico si fanno ste puttanate? Vergogna. Cerchiamo, una volta che sia una, di dare a Cesare ciò che è di Cesare. Sorvolo sulle conferenze stampa del presidente, col solito refren che è registrato su nastro magnetico, come si diceva una volta, e ce lo fa riascoltare da anni, senza per altro ottenerne mai niente (mi chiedo perché si ostini a farlo??). Sorvolo anche sul senso di precarietà che queste frasi, unitamente all'ultima sparata che "TorLini" potrebbe rappresentare la salvezza del Lecco (che brividi a sentire cose del genere, soprattutto ripensando che da noi, dai remoti tempi di Galluzzo ceduto al Milan, omettendo il famosissimo "miliardo" che Dal Cin dell'Udinese avrebbe versato nelle casse societarie per una schiappa come Taribello, ma allora esistevano altri interessi ed intrallazzi che erano semi leciti, non abbiamo mai valorizzato un giovane di proprietà incassandone bei soldoni, mai in mezzo secolo) e che il futuro societario, da come si esprime, sarebbe strettamente correlato all'esplosione di un diciannove. In primis fa il male del ragazzo e del suo sereno processo di maturazione, inoltre ribadisce brutalmente la fragilità della struttura della calcio Lecco, vulnerabile ai più diversi destini qualora lui si rompesse le scatole o non rientrasse largamente dagli investimenti con la vendita del novello Messia (o Messi che dir si voglia). Tuttavia è giusto riconoscere che momenti di profondo gaudio come quello di ieri sera, dove si è assistito ad un vero incontro di calcio, sia per la qualità del gioco che per il corollario da calcio professionistico in un impianto sportivo all'altezza della situazione anche grazie al suo contributo economico, o come le grandi soddisfazioni dei 2 derby della scorsa stagione dove abbiamo fatto spezzatino dei boriosissimi azzurri, vinto con tutte le prime della classe o ripensando alla fantastica cavalcata dei record Gaburriani, tutto questo lo dobbiamo a lui. Era dal 2007, dopo l'anno vincente della triade (Riva Romano e Fiori) con Beppe Sannino in panchina che mangiavamo merda a palate. Ma vi ricordate il calcio noiosissimo per non dire osceno, con palla sempre per aria, di Magoni o Roselli o De Paola, Pellegrino, Cotroneo, Butti, Ratti, Zanetti, Del Piano ed anche, nonostante sprazzi di grande calcio, visto la qualità dell'organico della scorsa stagione, con il piffero che stasera a Taranto rischia di passare il resto della stagione abbonato ad Elevensport? O non ricordate quando, in trepida attesa di leggere qualche buona notizia in sede di calcio mercato, si apprendeva che sarebbero arrivati niente popo' di meno che...Giulietti o Gullo o Catalano o Romanelli od Altobelli jr. dalla Base 96 o dalla Trevigliese o dal Sancolombano. Perfetti sconosciuti che poi, visti sul campo, facevano cagare. Negli ultimi anni nomi di calciatori noti, rapporti con società calcistiche di livello, stampa nazionale che spesso ci menziona. E ricordiamoci pure che vergogna era andare nelle squallide trasferte dopo l'era Belardelli, con lo scarso pubblico locale che ci chiedeva se fossimo arrivati con il lussuoso pullman societario proveniente dal film Toto truffa o, successivamente, come era l'andamento delle GP Morgan (l'era del secondo più "grande" presidente della calcio Lecco) o che sensazione provavamo ad essere quotati al Nasdak (solo noi potevamo incrociare un disperato come Cala'). Io le ho vissute queste cose, ci ho fatto il sangue marcio, ho avuto anche problemi per litigate che mi hanno comportato grossi fastidi. Da 5 anni, frwgandomene degli sproloqui, mi godo il mio Lecco che si è rifatto un immagine che nessuno in trasferta può permettersi di denigrare. Riguardo l'inefficienza degli steward agli ingressi ed altre pecche, d'accordo, ma se sapeste nel settore industriale quanta precarietà od ignoranza dei titolari esiste ancora, eppure fanno fatturati di decine e decine di milioni. Cerchiamo, signori, ogni tanto di vedere anche il mezzo bicchiere pieno, perché di disfunzioni c'è ne sono tante ma di soddisfazioni pure e non mi pare di dire cose inveritiere o di parte.
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