| Dopo parecchio tempo che non scrivo sul forum, mi sento di dare una mia opinione sul Lecco squadra e società.
1- Lecco squadra: nel complesso non siamo da buttare via, siamo una squadra giovane, che va a corrente alterna. Patiamo molto le difficoltà di una società che è in piedi per puro miracolo, con quattro monete d'oro. Nel mercato di gennaio, quelle quattro monete d'oro, con un piccolo sforzo di volontà sarebbero potute diventare otto, ma chi di dovere non ha voluto e siamo rimasti così, senza intervenire su ruoli dove ci mancano giocatori: Un portiere che svolga il compito da portiere, un centrocampista con i piedini buoni, non importa se gioca da fermo, e un attaccante che faccia di mestiere l'attaccante. Questo non è successo e in mano a mister Roncari, non esente certo da colpe ma certamente col materiale di cui dispone è un pò difficile fare meglio, sono rimasti questi giocatori. Nell'arco del campionato non ho mai considerato questa una squadra forte da ammazzare il campionato ma neanche una squadra da retrocessione o da salvezza; Secondo me questa è una squadra con dei grossi limiti di carattere sia strutturale, sia caratteriale sia legato alla preparazione fisica, che escono in trasferta dove è palese una enorme difficoltà di ambientamento al terreno di gioco e nel trovare punti di riferimento nell'ambiente circostante il campo. questo fattore poi messo in una squadra piena di debolezze, come precedentemente enunciato, può divenire la motivazione dei brutti primi tempi nelle gare lontane dal Rigamonti.
2. a livello di società invece penso che oltre all'aspetto economico ci sia una gravi mancanze sia a livello strutturale, sia a livello di ruoli, sia a livello di gestione della relazioni interne che esterne alla società. Osservando attentamente la società bluceleste non si riesce a capire che tipologia di struttura essa possieda ( verticale, gerarchica, modulare, secondaria, orizzontale ecc..) non si capisce come al suo interno vengano distribuiti i rapporti lavorativi, la gestione delle informazioni e sopratutto la mancanza cronica di un gestore generale della società con l'esterno e sullo stesso livello di conoscitore e responsabile a livello delle cosìdette risorse umane ( nella società di calcio i calciatori). Tutto questo oggi giorno non lo si riscontra a un'attenta analisi della struttura societaria, catalogando dunque il Lecco comeuna società ibrida, legata a vecchie strategie conservatrici, senza una che minima volontà di cambiamento della struttura gestionale o tecnologia della società. Inoltre per un cambiamento gestionale ( difficile da attuare ma importante come risposta a fattori di cambiamento esterni, nel nostro caso il post gestione Invernizzi ) è importante all'interno della società la presenza di personale amministrativo di tasso maggiore capaci di cambiare o attuare processi di ristrutturazione, di controllo, informativi e di raggruppamento delle varie componenti organizzative. A un livello invece più tecnico , la società calcio Lecco, risulta aver intrapreso un lieve processo di cambiamento all'inizio della stagione, poi bloccatosi con , penso, la non sufficienza delle risorse economiche a disposizione. L'insufficienza talvolta della disponibilità economica viene preso come scusante per la non consapevolezza della portata al cambiamento, dimenticandosi poi delle altre risorse principali della struttura come le capacità professionali, la creatività, lo sviluppo autonomo di idee, l'autonomia sui vari ambiti dell'azione organizzativa delle singole parti organizzative.
Concludendo: se a livello di squadra, si è lavorato abbastanza bene, il disastro è a livello societario.. dove siamo in presenza di una casa senza fondamenta !! questa è la mia opinione ..
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